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L’importanza della qualità dell’aria indoor negli ambienti ospedalieri

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l'importanza della qualità dell'aria negli ambienti ospedalieri

Quando si inizierà a dare importanza a quello che respiriamo?

La qualità dell’aria assume ancora più importanza se riferita ad ambienti che per loro natura ospitano persone già debilitate e magari immunodepresse, come gli ospedali e le case di cura.

In questi ambienti, dalle sale d’attesa ai corridoi, dagli ambulatori alle sale visita, dagli ascensori alle mense, la qualità dell’aria influisce più che mai non solo sulla salute e il benessere dei degenti, ma anche sul quella del personale che ci lavora. Un paziente affetto da infezioni respiratorie o malattie trasmissibili per via aerea, infatti, può diffondere nell’aria microbi pericolosi per gli altri pazienti, il personale sanitario e i visitatori.

Le linee guida dell’OMS

linee guida OMS qualità dell'aria

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha una lunga tradizione nella preparazione di linee guida sugli aspetti sanitari della qualità dell’aria e sulle condizioni necessarie a migliorarla. 

L’OMS ha identificato in particolare tre principali gruppi di inquinanti indoor dannosi per la salute delle persone e dell’ambiente: 

  1. Inquinanti biologici indoor (umidità e muffa);
  2. Inquinanti chimici;
  3. Contaminanti derivanti dalla combustione di carburanti indoor. 

La qualità dell’aria indoor è un argomento molto complesso, strettamente collegato anche all’inquinamento esterno che inevitabilmente influisce su quello all’interno degli edifici. Ecco perché in questo quadro assumono valore anche le Linee Guida globali OMS sulla qualità dell’aria (AQGs).

L’inquinamento dell’aria esterno e indoor insieme hanno causato circa il 12% di tutte le morti nel 2019. Sebbene tutti i tipi di inquinanti rappresentino una minaccia per la salute umana, le PM2,5 sono le più pericolose.

Come mantenere l’aria “sana”

Come mantenere l’aria “sana” all’interno delle strutture ospedaliere?

L’Istituto Superiore di Sanità fornisce precise indicazioni che riguardano in modo particolare gli impianti HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning).

1) La temperatura

Quella ideale per il benessere fisiologico nel periodo invernale è compresa tra i 20 e i 22 °C e nel periodo estivo tra i 22 e i 26 °C. Il grado di umidità relativa dell’aria deve essere compreso tra il 35 e il 45% nel periodo invernale e tra i 50 e il 60% nel periodo estivo.

Bisogna fare attenzione ai livelli di umidità relativa superiore al 70%, perché tale situazione favorisce la crescita di contaminanti di natura microbica (soprattutto muffe e batteri).

2) I sistemi aeraulici

Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento/condizionamento/ventilazione, è fondamentale acquisire tutte le informazioni sul loro corretto funzionamento, ovvero dell’efficienza energetica,  perdite di carico, registro di conduzione, tempi di scadenza della manutenzione, tipo di pacco filtrante installato, interventi programmati.

3) La manutenzione

I sistemi di riscaldamento, condizionamento e Ventilazione Meccanica Controllata vanno periodicamente controllati e manutenzionati. Bisogna controllare i filtri dell’aria, pulirli e se necessario sostituirli.

La bonifica degli impianti dell’aria è obbligatoria per legge. Ovviamente ogni impianto ha la sua struttura e potrebbe avere bisogno di una manutenzione semestrale o annuale. Se parliamo di strutture ospedaliere sicuramente almeno semestrale.

Arieggiare, esperti in qualità dell’aria!

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